Ecobonus prorogati, ecco le novità previste per il 2019

Ecobonus prorogati, ecco le novità previste per il 2019

Manovra finanziaria per il prossimo 2019.

Le modifiche sono state scritte nel testo del provvedimento uscito e approvato dal Consiglio dei Ministri e che ora approda all’esame del Parlamento.

Occorrerà quindi aspettare la fine dell’esame e l’approvazione definitiva delle due Camere per prendere atto di quale regime fiscale agevolato dovrà rispondere la casa nel prossimo anno.

Il primo dato intanto è comunque positivo: l’intero pacchetto di misure, otto agevolazioni fiscali, sono state prorogate a tutto il prossimo anno, fino quindi al 31 dicembre 2019.

Nel prossimo anno la casa potrà ancora usufruire degli sconti fiscali base del 50% e del 65% nel caso di interventi di ristrutturazione e di interventi di riqualificazione energetica degli immobili, ma nel pacchetto sono confermate anche per il prossimo anno le misure fiscali agevolate previste e definite bonus verde e le detrazioni per i mobili.

In particolare, per il capitolo relativo alle ristrutturazioni edili, resta quindi confermata nella misura del 50%, la detrazione Irpef, mantenendo il tetto di spesa massima di 96milaeuro. Diversamente da quanto era trapelato, è stata invece abbandonata l’ipotesi di ripartire in cinque anni le quote annuali. Resta quindi confermato a dieci rate il rimborso del credito d’imposta, esattamente com’è oggi.

Anche la tipologia di lavori cui si riferisce questa misura è confermata sostanzialmente nella sua interezza: lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Resta esclusa dal beneficio la manutenzione ordinaria.

Maggiori le novità. Le più significative quelle previste per i lavori di riqualificazione energetica di una casa o di una unità immobiliare. Nel 2019, infatti, cambierà: l’ecobonus resta come misura di detrazione fiscale nella misura del 65% per ogni intervento edile legato al miglioramento dell’efficienza energetica di un’abitazione, ma viene ridotto al 50% nel caso di installazione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale tramite caldaie a condensazione e a biomassa.

Questa è forse la novità più importante perché, anche nell’applicazione di questa misura, si dovrà tenere conto di differenti tetti di spesa: il limite cambia infatti in funzione della tipologia di intervento che viene effettuato e della zona climatica in cui si trova l’abitazione. Questo tetto varia da un minimo di 30mila a un valore massimo di 100mila euro.

Con le nuove regole, quindi, per la sostituzione di una finestra in zona climatica A, B o C, sarebbe ammessa alla detrazione una spesa fino a 350 euro al metro quadro (450 euro per le zone climatiche D, E ed F). Se il costo dei lavori superasse i 350 euro a metro quadro, la parte eccedente non sarebbe quindi conteggiata ai fini della detrazione.

Bonus condomini, tutto confermato. Il bonus fiscale per la riqualificazione energetica si applica quindi ancora fino a tutto il 2021 per gli interventi sulle parti comuni dei condomini e sempre nella misura del 65%. Sale invece al 70% se l’intervento di riqualificazione riguarda l’involucro dell’edificio con un’incidenza sulla superficie superiore al 25%. Sale ulteriormente al 75% nel caso in cui la prestazione energetica dell’edificio risulti migliorata ancora.

Altra importante novità invocata e attesa, riguarda il bonus mobili: la detrazione resta al 50% fino a un limite di 10mila euro, per le spese sostenute per arredi ed elettrodomestici di classe energetica elevata. Resta anche il vincolo che i mobili oggetto dello sconto siano destinati a immobili al centro dei lavori di ristrutturazione.

Altro bonus atteso, e che nella versione in corso ha dato significativi risultati di applicazione, è il cosiddetto bonus verde: la detrazione fiscale prevista resta al 36% sulle spese sostenute per i lavori di cura, di ristrutturazione e di irrigazione del verde privato. La spesa massima ammessa all’agevolazione è di 1.800 euro.

 

Alessandro P.I. Delprato