Prima pubblicazione: 29/11/2017
1 – Effettuare la manutenzione degli impianti. Un impianto ben regolato consuma e inquina meno. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).
2 – Controllare la temperatura degli ambienti. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
3 – Attenti alle ore di accensione. Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i comuni in fascia “E”, ad esempio, è consentito fino a un massimo di 14 ore.
4 – Installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone. È un ‘trucco’ semplice, ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.
5 – Schermare le finestre durante la notte. Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti (vedi punto 8) si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
6 – Fare il check-up alla propria casa. L’isolamento termico su pareti e finestre dell’edificio è un aspetto da non trascurare: se la costruzione è stata completata prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici e conviene valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre. Con i nuovi modelli che disperdono meno calore il beneficio può essere doppio: si riducono i consumi di energia fino al 20% e si può usufruire degli ecobonus con la detrazione fiscale del 65%.
7 – Impianti di riscaldamento innovativi. Se il generatore di calore ha più di 15 anni, conviene valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a condensazione, a biomassa, pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata con un impianto fotovoltaico. L’impianto di riscaldamento è bene mantenerlo in efficienza con lavaggi chimici programmati (ogni 5 anni per impianti a pavimento/soffitto ed ogni 10 anni per impianti a caloriferi). Per l’installazione si può usufruire della detrazione fiscale del 65% in caso d’intervento complessivo di riqualificazione energetica o del 50% per una semplice ristrutturazione edilizia.
8 – Evitare ostacoli davanti e sopra i termosifoni. Collocare tende, copricaloriferi o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga biancheria ne limita fortemente la resa ed è fonte di sprechi. Inoltre attenzione a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti e si evitano inutili dispersioni di calore.
9 – Installare i cronotermostati. Un aiuto al risparmio arriva dai moderni dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione con le temperature desiderate negli orari desiderati.
10 – Applicare valvole termostatiche. Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di mantenere costante la temperatura impostata e concentrare il calore negli ambienti più frequentati. Inoltre, permettono di evitare sprechi abbattendo i costi in bolletta fino al 20%. Le termovalvole usufruiscono di una detrazione fiscale del 50% se installate durante una semplice ristrutturazione edilizia o del 65% per interventi di efficentamento energetico e/o per la sostituzione di una vecchia caldaia con una ad alta efficienza. Il Dlgs 102/2014 ne ha reso obbligatoria l’installazione per condomìni ed edifici polifunzionali. I termini per mettersi in regola ed evitare sanzioni amministrative sono scaduti il 30 giugno 2017.
IDRAULICA DELPRATO S.R.L.
Alessandro P.I. Delprato